Maurizio Bomberini, Forme.
Firenze, Palagio di Parte Guelfa 18-21 aprile 2010
In sintonia col tema dell’evento, che celebra il tango argentino, Maurizio Bomberini espone una serie di suoi lavori recenti: tavole o tele nelle quali si profilano soltanto, o prendono improvvisamente corpo, forme femminili, manichini talvolta alati, su cui l’immaginazione appoggia altre forme: gonne a cupola, cupole cucite, fili d’aerostato, vele volanti. Figure che hanno insita una musicalità non lontana dall’energia palpitante del tango, una danza che crea “un circolo virtuoso che consente poi l’improvvisazione” (Miguel Angel Zotto). Ed è proprio quel senso di libertà e di improvvisazione - cui pure è sottesa una regola di fondo -, che suscitano anche le creazioni di Bomberini, scaturendo inattese da quei frammenti, scoperti, raccolti, trasformati da una fervida fantasia che trova appiglio però su una manualità antica, nella sapienza del miscelare colori secondo tecniche particolari che rendono unico il suo lavoro.
Nato a Firenze nel 1966, Maurizio Bomberini, compie una prima formazione di studi artistici (Accademia di Belle Arti, DAMS), ma anche nel campo della moda (diploma di design al Polimoda), settore nel quale ha lavorato per alcuni anni per la fase progettuale e realizzativa, soprattutto con la maison Prada; da oltre un decennio ha scelto di dedicarsi solo alla pittura e alla scultura, nel suo studio-laboratorio di via dei Servi.







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